Nonostante la Siria sia il suo paese di origine, la vita di Nour si è sempre svolta negli Stati Uniti, nel vento e nelle usanze dell’occidente. Zeyn Joukhadar, in Il paese del sale e delle stelle, riporta la ragazzina nella sua terra, tra i colori forti e accesi che Nour ha sempre conservato dentro di sé e che ora capisce a che cosa appartengano. Occuparsi delle sorelline, a soli dodici anni, è però un compito difficilissimo che suo padre le ha affidato prima di morire e che la costringerà a rivedere il suo mondo. Tutto è estraneo, per lei, in Siria, a partire dai suoni, dai profumi e dai pericoli che costellano la sua vita in ogni istante. Per fortuna ha le tante storie che sono appartenute a suo padre e che risuonano dentro di lei. Le parole della leggenda di Rawiya sono la ninna nanna che canta alle sue sorelle ogni sera e che pian piano svelano una verità a Nour: forse suo padre, in quella storia, ha voluto far intravedere la realtà. Rawiya, nella leggenda, è infatti una ragazzina che si traveste da uomo per poter compiere un viaggio salvifico grazie all’aiuto di una preziosa mappa. Giorno dopo giorno Nour capisce che suo padre, grazie a quella storia, ha voluto lasciarle un’eredità che è quella di una mappa sepolta in soffitta e in grado di portare Nour e le sue sorelle verso la libertà. Il paese del sale e delle stelle è un romanzo sul potere delle parole e della letteratura per raggiungere nuovi e importanti obiettivi.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.