Per il beato don Mario Ciceri c’era sempre tempo per fare del bene: per stare con i ragazzi dell’oratorio di Brentana e incoraggiarli a “essere chierichetti”; per entusiasmare giovani e adulti nell’organizzare la banda musicale e gli spettacoli teatrali; per fondare e sostenere l’Azione Cattolica; per fare le veglie accanto ai malati e ai morenti; per ascoltare i penitenti dietro la grata del confessionale. C’era sempre tempo per scivolare con la sua bicicletta nei boschi dove erano nascosti i giovani braccati dalla follia di ogni guerra e, poi, per tenere i contatti con quelli costretti a combattere al fronte.
È questo che insegna don Mario, che continuò ad amare e a dedicarsi agli altri persino nei mesi di lunga agonia dopo il tragico incidente che gli costò la vita.
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