“Pensieri ai miei figli”
9 agosto 1945, ore 11:02. «In quell’istante il mio presente fu spazzato via, il mio passato cancellato e il mio futuro annichilito». È l’istante in cui Takashi Nagai si ritrova in una Nagasaki ridotta in cenere dall’esplosione atomica. Ha perso la sua amata moglie Midori, gran parte dei suoi amici e conoscenti, tutti i suoi averi. Già malato di leucemia e condannato a morte prossima, resta solo insieme a due figli bambini che presto dovrà lasciare orfani in quel deserto post-nucleare. Lasciando questi ragazzi è una raccolta di pensieri che Nagai scrive ai fi gli affinché le sue parole possano accompagnarli nel cammino della vita che dovranno percorrere senza i genitori al loro fi anco. Una vita piena di sofferenza ma che, proprio per questo, griderà ancor più forte l’urgenza di qualcosa che porti luce e speranza. Sono brevi testi che traboccano di struggimento ma che, sorprendentemente, sono capaci di testimoniare una speranza e una pace compiute perché radicate nell’incrollabile certezza nel valore positivo della realtà. Un inno alla vita, il canto di un padre che si scopre figlio di un Dio che è Amore. Il grido di un uomo afferrato da Cristo e per questo finalmente libero e lieto. Prefazione di Massimo Camisasca.
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