Rosella Postorino ci insegna che la vita non è perfetta, neppure quando sei un bambino. Tutti giù per aria è la storia di Tina che fa solo quello che le riesce molto bene perché solo così si sente sicura. Agli altri Tina non piace molto: è troppo perfetta, troppo esigente. Fino al giorno in cui la bambina decide di fare qualcosa di inaspettato, e che non le appartiene, ovvero giocare a pallavolo con i suoi compagni di classe. Quando mette il primo piede dentro al campo da gioco, Tina si pente subito: sa che quella sarà la sua fine e che le palle che le cadranno addosso e che non saprà respingere segneranno per sempre la sua reputazione a scuola. Per questo quando la palla cade nel fiume, Tina si offre per raccoglierla e per mettersi in buona luce con i compagni: peccato che per riprenderla la bambina precipiterà in una cascata. Proprio qui però ha inizio la storia raccontata dalla Postorino perché nessuno è perfetto, nessuno si può salvare da solo, e proprio nel momento in cui inizierà il vero e proprio gioco di squadra, ovvero salvare Tina, tutto acquisterà un nuovo significato. La bambina non sa, però, che gli altri la stanno cercando perché nel frattempo è stata trasportata in una gigantesca mongolfiera, che parla, indossa un cappellino ed è intenzionata a portarla in giro per il mondo. Tutti giù per aria è l’inizio di una nuova bellissima storia, quella in cui ci si rende conto dei propri limiti e si chiede agli altri di colmarli. Età di lettura: da 8 anni.
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