Come crescerebbe un bambino senza andare a scuola? Che accadrebbe se le persone intorno a lui mostrassero una fiducia assoluta nelle sue capacità e gli consentissero di dedicarsi alle attività che gli interessano, certi che il gioco sia una forma di apprendimento? Quali sarebbero i risultati di un’infanzia vissuta lontano dalla routine e dalle aspettative del ‘mondo scolarizzato’? André Stern, figlio di una ex insegnante di scuola materna e di un pedagogo che ha rivoluzionato il concetto di educazione infantile, a scuola non ci è mai andato. E condividendo la sua esperienza personale, la sua singolare storia di autodidatta, colma un vuoto, perché nessuno prima di lui ha potuto raccontare che cosa significa crescere estraneo ad ogni forma di scolarizzazione, senza orari, senza programmi, senza voti o pagelle. Imparare spontaneamente, in un cammino autonomo che lo ha condotto a essere tutt’altro che emarginato o analfabeta, anzi musicista, compositore, liutaio, oltre che scrittore e giornalista. Una sfida contro i luoghi comuni, che non pretende di offrire un metodo migliore o una ricetta miracolosa, ma una possibilità alternativa, una fonte d’ispirazione, un invito alla fiducia in sé stessi. Per sfatare la convinzione che la scuola sia l’unica strada percorribile per lo sviluppo emotivo e sociale di un bambino.
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